mercoledì 29 febbraio 2012

How come mere opinions started to affect real life...?

http://www.banksy.co.uk/

"Wake up, you idiots! Whatever made you think paper was so valuable?

There was still plenty of food and fuel and so on for all the human beings on the planet, as numerous as they had become, but millions upon millions of them were starting to starve to death now. The healthiest of them could go without food for only about forty days, and then death would come.

And this famine was as purely a product of oversize brains as Beethoven's Ninth Symphony.

It was all in people's heads. People had simply changed their opinions of paper wealth, but, for practical purposes, the planet might as well have been knocked out of orbit by a meteor the size of Luxembourg." (Galápagos - a novel by Kurt Vonnegut, 1985).

mercoledì 8 febbraio 2012

Iniziative Eventuali 2012


Creatività
nell'arte, una serata che sarà votata ad una riflessione ironica, leggera e onirica, ma indirizzata alla ricerca sempre di un senso che riunisca alto e basso - tutto e tutti... un incalzante cortocircuito di sensi che ciascuno vivrà a suo modo e misura;
in cucina, incontro con un Cuoco stellato che ci mostrerà come nasce un nuovo piatto, da gustare immediatamente e da rifare tra i fornelli di casa nostra... visto che parlare di cucina senza mangiare è frustrante!
Ecologia
in viaggio alla scoperta della fauna marina del nostro Mar Mediterraneo: Testuggini e Cetacei, presentazione del libro da parte dell'autrice;
visita utopica nella bassa pavese ovvero nell'agricoltura di terza generazione ovvero verso la "rinaturalizzazione" delle aree agricole.
Socio-economia
conferenza sulla situazione storico-sociale e sanitaria della Repubblica del Congo con presentazione di fotografie e testimonianze dirette di un medico venegonese;
una tavola rotonda con la partecipazione di esponenti del mondo della politica, del sindacato e dell'industria... come risponderanno alla crisi? compriamo BTP o portiamo i soldi in Svizzera?
Storia
la notte di Halloween ed il processo alle streghe di Venegono, streghe e roghi nel Ducato di Milano, un gruppo di attrici e attori non professionisti... saranno gli uomini a regnare sugli avvenimenti o sono gli avvenimenti che regnano sugli uomini?

SOMETHING'S WEIRD ON THE AIR... STAY TUNED FOR MORE DETAILS!

lunedì 6 febbraio 2012

Da una pedagogia dei carnefici ad una pedagogia dell'Uomo

Primo Levi si chiedeva se questo è un uomo e ognuno di noi potrà giudicare.
Luogo Eventuale vi invita a leggere una riflessione dell'amico Luigi Marcucci.

"La Shoah è il monumento alla pedagogia dei carnefici, se di pedagogia possiamo parlare. Nei campi disterminio del Terzo Reich si è consumato l’epilogo di una tragedia che ha visto i suoi atti dispiegarsi dopo  secoli che hanno preceduto e sostanzialmente permesso questo abominio.
Il monito di Primo Levi «meditate che questo è stato» si fa presente oggi con un’attualità che non conosce pari: in una società multimediale, dove l’informazione è immediata, il rischio dell’oblio è -paradossalmente- enorme. Ma più che l’oblio è da temere il ridimensionamento dei fatti storici che taluni negazionisti vorrebbero offrire, quasi come se lo sterminio di milioni di persone cambiasse di valore con il mutare di prospettiva. Ed ecco che si affaccia con la sua terribile attualità la minaccia che i deportati ad Auschwitz si sentivano dire dai loro aguzzini: «Voi non uscirete vivi da qui, ma se mai doveste uscirne vivi e doveste raccontare quello che avete vissuto, nessuno mai vi potrà credere».  E’ per questo allora che la memoria, da naturale corollario dell’esperienza umana, diventa un imperativo che si rivolge a tutti. La memoria diventa impegno, diventa responsabilità piena e totale:  la barbarie nazista, non è infatti relegabile alla sola Germania, ma investe tutto il vecchio continente: l’Europa di Francesco d’Assisi, Michelangelo, Leonardo, Goethe è diventata l’Europa di Hitler, Himmler e Mussolini. E così come nell’Italia dai mille campanili si è vissuta la storia dei comuni, del Rinascimento e del Risorgimento, così il Belpaese è stato teatro di una delle pagine più buie della storia universale. I rastrellamenti, i ghetti, le deportazioni, le esecuzioni di massa sono accadute anche qui, a casa nostra. E i nostri padri e nonni si sono divisi tra coloro che negli ebrei riconoscevano il volto di un fratello della comune famiglia umana e coloro che ne vedano una figura da eliminare o una fonte di reddito da rivendere ai nazisti ed ottenere così una protezione che aveva prezzo di sangue. E’ per questo che ricordare, anche a distanza di oltre sessant’anni, ha un’importanza vitale: solo la memoria viva ed attiva è premessa perché gli errori del passato non si ripetano. E’ questo,con tutta probabilità, il motivo che ha spinto la Pro Loco di Binago e l’Associazione Luogo Eventuale di Venegono a proporre qualche giorno fa la lettura di alcuni brani nei quali è emerso chiaramente come la Shoa si sia consumata anche sulle nostre strade e nei nostri comuni. E’ stato sufficiente leggere alcune testimonianze per sentire risuonare nomi di paesi, città e quartieri a noi ben noti, che non immaginavamo essere stati così direttamente teatro di morte e deportazione. Auschwitz ha potuto mietere tutte quelle vittime solo perché si trovava al centro di un reticolato con nodi in tutto il continente, Italia compresa, Lombardia compresa, province di Como e Varese comprese.
Come fare perché la memoria possa essere custodita viva? Come fare perché il fumo di Auschwitz sia consegnato al passato in maniera definitiva? Vanno considerate due strade perché due sono le priorità da tenere in primissimo piano: la prima è il ricordo della Shoa quale irripetibile tragedia che ha colpito il popolo ebraico, la seconda è il vigilare perché non accadano tragedie simili a nessun altro popolo.
Ciò premesso,  occorre respingere ogni tentativo di negazionismo o facile pietismo che vorrebbe equiparare tutti i caduti del II conflitto mondiale operando una sorta di amnistia con cui vengono eliminate differenze tra chi è caduto nelle fila dei resistenti e tra chi è caduto tra le fila repubblichine o tedesche. Qualsiasi strumentalizzazione in tal senso è da condannare e respingere quale frutto di un dilagante qualunquismo.
Ma più ancora, occorre contrapporre a quella che abbiamo chiamato pedagogia dei carnefici una pedagogia dell’Uomo, una pedagogia della persona che riconosce in ogni volto un essere umano dallo straordinario valore. Non si può tacere quando si sentono voci che vorrebbero porre gli immigrati, gli extracomunitari e gli “stranieri” su un piano diverso, separato, inferiore. Quando, in virtù di un’identità italiana  o europea da difendere vengono attuati piani per allontanare, relegare o respingere altri membri della comune famiglia umana, occorre alzare lo sguardo e stare pronti perché, forse, il vento di Auschwitz ha solo cambiato nome ed è pronto per rialzarsi con potenza per scagliarsi contro altri esseri umani vittime di altri fratelli che vestono i panni di un immortale Caino."
(Luigi Marcucci)