martedì 23 agosto 2011

Ipposidra

Il barcone trainato dai cavalli lungo dei binari è l'Ipposidra, ideata, disegnata e realizzata da Carlo Cattaneo tra il 1844 ed il 1858; un esempio di multimodalità tra fiume (Ticino) e ferrovia, avanzata per quei tempi, oltre che di  ingegnosità e concretezza.
Il disegno del Cattaneo, qui riportato, è stato donato alla LIUC di Castellanza dalla signora Antonella Candiani.
Dell'Ipposidra (nome chimerico derivante dall'accostamento dei due termini greci che significano cavallo e acqua), lungo il suo percorso da Tornavento a Sesto Calende, resta ben poco, così come ben poco in concreto ci resta di quel pensatore capace di concepire e finanziare opere attente alle esigenze territoriali.
L'Ipposidra era una ferrovia decisamente particolare: fu realizzata nel 1858 per trasportare le barche provenienti da Milano, facendole trainare da cavalli, sui tratti non navigabili del fiume Ticino. L’opera, unica in Europa e impiegata fino al 1865 per congiungere via terra Tornavento (frazione di Lonate Pozzolo) e Sesto Calende venne ideata da Carlo Cattaneo.
Sulla sponda lombarda del Ticino sono tuttora visibili i resti dell’Ipposidra, la cui realizzazione costò all’epoca un milione e 700mila lire austriache.
A ben altri suoi omonimi sono invece oggi affidate le sorti, forse poco magnifiche e progressive, dei trasporti e delle infrastrutture lombardesche... tanto che dopo la "diaspora lombarda" che fu, oggi se ne rischia un'altra assai più devastante.