mercoledì 11 maggio 2011

Alcune considerazioni in attesa del 20 maggio (2.0)

Negli anni tra il 1830 ed il 1853, è rimasta in attività, nella vicina Svizzera, una società, costituita il 9 ottobre 1830 a rogito del notaio Antonio Raimondo Rusconi di Rovio, con denominazione Tipografia Elvetica” e sede a Capolago.
L’indirizzo conservatore della tipografia è evidente nella stampa, fino al 1835, di opere che possono oggi essere definite inoffensive.
Ad un certo punto interviene però un deciso cambio di rotta, idee sovversive cominciano a fluire in tipografia attraverso gli esuli italiani, rifugiatisi dal Lombardo-Veneto occupato nelle Prefetture italiane della Confederazione elvetica, riunite nel 1803 a formare il nuovo Cantone Ticino.
L’arte della tipografia raggiunge così nel Cantone Ticino un notevole sviluppo tecnico ed acquisisce un ampio raggio di distribuzione della produzione libraria paragonabili a quelli di due soli altri stati: la Repubblica di Venezia e le Province unite dei Paesi Bassi indipendenti.
Ciò è dovuto, almeno in parte, all’asilo che questo paese assicura sino dal 1791 a profughi e a perseguitati politici italiani.
La presenza dei perseguitati politici lombardi, tra cui anche Carlo Cattaneo, imprime alla stamperia un deciso orientamento risorgimentale.
Carlo Cattaneo proponeva un vasto programma di riforme politiche, inteso ad assicurare gradualmente al Lombardo-Veneto l'indipendenza nell'ambito di una federazione di popoli soggetti all'Austria, primo passo verso una federazione indipendente del popolo italiano. Dopo le Cinque giornate di Milano, durante le quali fu a capo del Consiglio di guerra, iniziando così la fase della sua politica attiva, dovette cedere il campo ai moderati filo-piemontesi e nell'agosto si ritirò a Parigi e, poi in Svizzera.
Grazie all'opera di Carlo Cattaneo, vengono pubblicati i ventotto tomi della collana “Documenti della Guerra Santa d’Italia” (1849-1852); i primi due tomi dell’Archivio triennale delle cose d’Italia (1850-1851), diretto dallo stesso Cattaneo, oltre all'opera in sette volumi “Carte segrete e atti ufficiali della polizia austriaca in Italia dal 4 giugno 1814 al 22 marzo 1848” (1851-1852), coordinata sempre dal Cattaneo.
La Tipografia Elvetica verrà sciolta il 26 marzo 1853, non prima di aver trasferito l'attività in Piemonte, dove lo Statuto del 1848 introdusse una moderata libertà di stampa.
Fra gli autori pubblicati dalla Tipografia Elvetica ricordiamo Gioberti, Balbo, d’Azeglio, Rusconi, Cattaneo, De Boni, Ferrari.

3 commenti:

  1. Il 12 e i 13 giugno 2011 saremo chiamati a votare per i referendum sull' acqua e il nucleare... .

    La gestione della risorsa idrica era già attuale nel XIX sec. post-unitario;come ha ricordato Dacia Maraini sul Corriere della Sera del 17 maggio scorso,il primo acquedotto pubblico fu infatti costituito a Milano nel 1888, espropriando ben 30 acquedotti privati con una delibera istitutiva firmata,dall'allora sindaco della destra storica italiana Gaetano Negri,nella quale si dichiarava che:"L'acqua è un servizio determinante per la vita e la salute dei cittadini, pertanto non può essere gestita da chi ne può trarre profitto".

    Il nucleare civile da fissione,invece,è cosa e questione tutta da XX sec.,grazie soprattutto alle ricerche dell'italiano Enrico Fermi.
    Che la 'fusione nucleare' sia una di quelle invenzioni tipiche del XX sec. da disinventare in quanto ammorbanti il pianeta,come sosteneva un confuso U.Eco su L'Espresso del 26 Nov. 1998? Meglio di no,altrimenti bisognerebbe disinventare anche il sole... . Che invece le centrali nucleari fittili ed il loro ciclo di vita costituiscano un rischio biogeochimico insostenibile, dis-economico e dis-ecologico,è invece chiaro ma non scontato!

    A titolo personale ma anche come soci di "Luogo Eventuale",abbiamo ascoltato il concittadino Dott.Mario Agostinelli per "Energia Felice",intervenire con garbo e competenza su queste problematiche il 10 Maggio us. presso quel tendone bianco (che spesso manda in bianco le notti di non pochi...)a cui è stato ridotto il Pratone in Venegono Sup.;siamo anche intervenuti ponendo alcune questioni tecniche e di principio ma rinunciando al microfono e alla relativa amplificazione rumorosa e molesta a cui ormai va frequentemente soggetto chi risiede nelle vicinanze del suddetto 'Verde pubblico' (al quale di verde e di rilassante è rimasto ben poco);ci siamo slogati una caviglia in un profondo avvallamento del buio e sconnesso marciapiede antistante le Poste e,rincasando doloranti,ci siamo chiesti se i referendum,il solo strumento di democrazia diretta esistente,possa ancora incidere su una dittatura parlamentarista che trova quasi sempre il modo di cassarlo e scassarlo senza tenere in benchè minimo conto le scelte referendarie (leggasi referendum sul finanziamento pubblico ai partiti e, tra gli altri, lo stesso referendum sul nucleare precedente a quello attuale !).I flussi elettorali come quelli di opinione,strumentalizzati dalle lobby oligarchiche.Votare per dare il buon esempio e un pò di speranza ai più giovani ? Su questo concordiamo con il Dott. Agostinelli... .

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  2. Strumento di democrazia diretta, l'istituto referendario è oggi di fatto esautorato da un parlamentarismo assai poco democratico per rappresentatività , a causa di un vulnus costituzionale ed istituzionale che esclude la crescente voce extraparlamentare : quella, per ora minoritaria, del non-voto motivato e dei non-eletti esclusi dal bicameralismo per non aver raggiunto il quorum; quella che il sondaggismo e gli opinion leader valutano in termini di tacita soddisfazione, di soddisfatto ‘’silenzio assenso’’ per lo status quo… ; come a dire : non votano perchè credono nel sistema... .

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  3. Economizzare, ecologizzare, legalizzare una politica poco pulita se priva di polis ; non fossilizzarsi sul fossile e sul fissile; il sole come fonte nucleare da fusione, anche. Cercare il sole dopo Fukushima e dopo Tommaso Campanella : quel sole che fra qualche miliardo di anni cancellerà la Terra e con essa la vita e l'umanità se l'Uomo non si coevolverà con un esodo nel cosmo. Sole e salute anche a Mario Agostinelli, di "energia felice" : quella che fa felici soprattutto quelli come Rodolfo De Benedetti, di Sorgenia Solar... .

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